giovedì 24 marzo 2016

Recensione "Le libertà violate" di Antonella Cavallo - Sensoinverso Edizioni -



Antonella Cavallo

Le libertà violate

Sensoinverso Edizioni

Dall’esperienza dell’autrice, che ha avuto rapporti diretti con le detenute della casa circondariale di San Vittore e con i detenuti di Bollate, nasce questa toccante e sconvolgente raccolta di racconti, dietro la quale si celano vite e sentimenti veri. Le libertà violate è un’opera importante perché il cardine sul quale poggia è la prospettiva del detenuto. Importante perché permette di capire cosa significhi vivere dietro le sbarre: il dramma della ripetitività senza alcun obiettivo all’orizzonte, la pesantezza del passato che affossa mente e sentimenti, la paura che pervade nel momento in cui si è a un passo dall’agognata libertà… Questo e molto altro è Le libertà violate, un viaggio tra le mura di San Vittore ma anche la scoperta di come, per un caso beffardo o per una scelta impulsiva, ci si possa ritrovare con la vita drasticamente rivoluzionata. Sogni e prospettive vengono spezzati, certo, ma si può scovare un’umanità che permette di rifiorire.

Una bella raccolta di racconti brevi e intensi che portano il lettore a immedesimarsi nella parte dei detenuti. Detenute in questo caso. Una serie di storie incredibili che spaziano da situazioni altamente drammatiche ad altre che strappano quasi un sorriso amaro perchè i casi della vita, a volte, sono davvero incredibili. Storie che non lasciano nulla all'immaginazione, analizzate dalle protagoniste quasi freddamente, senza voler per forza creare situazioni compassionevoli o strappa lacrime. Donne vittime di violenze e abusi costrette al gesto estremo per difendersi da una società che ancora stenta a proteggerle adeguatamente. Vite spezzate con prospettive future nulle. E queste prospettive sono quello che maggiormente spaventano chi è prossimo alla libertà. Racconti immaginari ma che derivano dalle esperienze di Antonella Cavallo e che probabilmente celano qualcosa di vero al loro interno. Una bella scrittura accompagna il lettore all'interno di un mondo non facile, duro e spietato come quello carcerario. Un piccolo volume ma molto "sentito" e composto da mille risvolti. Vite piegate ma che ancora tentano di rialzarsi. Vite che vale ancora la pena di vivere.  

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

Nessun commento:

Posta un commento