domenica 3 gennaio 2016

Gloria Scaioli: L'estate fredda dei morti

Gloria Scaioli

L'estate fredda dei morti


2015

Pag. 166

Alcheringa








Romagna di metà Ottocento, sotto il dominio pontificio. Gendarme "sui generis", uomo colto che non indossa la divisa, Artemio Cortesi è diventato famoso perché ha ucciso due briganti: il Burdèl, bandito con la faccia da ragazzino e il Gheppio, capobanda temuto dalla gente e dagli stessi compagni. Questo almeno è ciò che credono tutti. Quando Laura Calandri, giovane romana dal torbido vissuto, viene trovata morta nelle campagne nebbiose con accanto un biglietto che cita il brigante, Artemio deve fare i conti con il proprio passato e con la superstizione della gente. Molti personaggi si troveranno coinvolti in un'indagine che renderà giustizia ai morti, fatta di silenzi e intrighi, tesori nascosti e segreti: dal pittore mancato Telemaco al misterioso austriaco Kuno Klammer, dal brigadiere Codeluppi al Doturòn e al parroco, dall'ausiliario sempre allegro Articiòc all'oste Giacumàz e sua moglie Giovanna, per arrivare alla piccola Martina, che fra le nebbie della notte romagnola sostiene addirittura di aver visto un drago.

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