Vincenzo Restivo
Il tempo caldo delle mosche
2015
Pag. 184
Watson
Ci troviamo in una comunità contadina, di quelle dove il tempo è
scandito dai ritmi della semina e del raccolto, dove il frutto della
terra e l'allevamento degli animali rappresentano le uniche fonti di
sostentamento. La vita è regolata dai rigidi valori morali della
religione evangelica, la cui presenza si avverte in maniera piuttosto
opprimente, al punto che ogni azione sembra essere misurata in base al
metro di giudizio di ciò che "sta bene agli occhi di Dio". In questa
comunità, apparentemente così sana e ligia, cova segretamente il vizio. È
un'estate torrida. Il caldo afoso e le mosche rendono l'atmosfera del
luogo ancora più insopportabile e asfissiante. Il giovane Martin conduce
la sua abituale vita contadina insieme ai genitori e a Caleb, il
lavorante ventenne ingaggiato da suo padre, un uomo severo e violento,
per sopperire ai limiti fisici del figlio. Quando Martin e Caleb non
sono impegnati nelle dure attività agricole, si divertono a svagarsi nei
campi e, in particolare, amano spiare dalla finestra la professoressa
di Francese, Eva Besson, che ha la strana abitudine di girare seminuda
per casa. E dove c'è lei, ci sono i corvi: segno di un oscuro presagio.
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