giovedì 17 dicembre 2015

Massimo Mongai: Morte a Montecitorio

Massimo Mongai

Morte a Montecitorio


2015

Pag. 176

Homo Scrivens








Antonio Destaino ha i superpoteri. Sì, perché, oltre a essere un commissario di polizia, è anche un deputato. E quindi, anche se è in aspettativa, può andare in giro armato, arrestare criminali e impartire ordini. E soprattutto, a meno che non venga colto sul fatto, non può essere arrestato senza una autorizzazione del Parlamento. Non può essere intercettato né perquisito, ma in compenso può fare visita a un pregiudicato in carcere senza chiedere permessi. Lavora nella Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, fin quando in uno sgabuzzino di Palazzo Montecitorio scopre il cadavere della bellissima Contessa Lucrezia Santorre Bernini, dirigente dei servizi informatici della Camera. Delitto passionale? O politico? Non è mai successo prima nella storia d’Italia che qualcuno sia stato ammazzato dentro Montecitorio… Che si può fare? A quali procedure bisogna attenersi? È proprio Destaino, visti i suoi superpoteri, l’uomo perfetto per indagare. Che gli piaccia o meno. Si ritrova suo malgrado a indagare, e la trama che viene fuori è fitta come una maglia nera, inestricabile. Camorra, gelosie, interessi milionari... E poi c’è Luna, che è un po’ la sua kriptonite. Luna è una giovane truccatrice della RAI, molto graziosa, strana e sexy. Gli indebolisce i superpoteri, perché lo distrae. E lui non si può far distrarre: se no gli sparano, lo picchiano, lo diffamano. O almeno ci provano. E Destaino non è davvero invulnerabile. Però ci va vicino.

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