Massimo Mongai
Morte a Montecitorio
2015
Pag. 176
Homo Scrivens
Antonio Destaino ha i superpoteri. Sì,
perché, oltre a essere un commissario di polizia, è anche un deputato. E
quindi, anche se è in aspettativa, può andare in giro armato, arrestare
criminali e impartire ordini. E soprattutto, a meno che non venga colto
sul fatto, non può essere arrestato senza una autorizzazione del
Parlamento. Non può essere intercettato né perquisito, ma in compenso
può fare visita a un pregiudicato in carcere senza chiedere permessi. Lavora
nella Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, fin quando in
uno sgabuzzino di Palazzo Montecitorio scopre il cadavere della
bellissima Contessa Lucrezia Santorre Bernini, dirigente dei servizi
informatici della Camera. Delitto passionale? O politico? Non è mai
successo prima nella storia d’Italia che qualcuno sia stato ammazzato
dentro Montecitorio… Che si può fare? A quali procedure bisogna
attenersi? È proprio Destaino, visti i suoi superpoteri, l’uomo perfetto per indagare. Che
gli piaccia o meno. Si ritrova suo malgrado a indagare, e la trama che
viene fuori è fitta come una maglia nera, inestricabile. Camorra,
gelosie, interessi milionari... E poi c’è Luna, che è un po’ la sua
kriptonite. Luna è una giovane truccatrice della RAI, molto graziosa,
strana e sexy. Gli indebolisce i superpoteri, perché lo distrae. E lui
non si può far distrarre: se no gli sparano, lo picchiano, lo diffamano.
O almeno ci provano. E Destaino non è davvero invulnerabile. Però ci va vicino.
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