lunedì 5 ottobre 2015

Claudio Aita: La città del male

Claudio Aita

La città del male


2015

Pag. 316

Nardini








Cos'hanno in comune i delitti del Mostro di Firenze, un manoscritto criptato del '700, un processo dell'Inquisizione del '300? Tempi così distanti che riesce quasi impossibile immaginare in dialogo tra di loro, un alternarsi di vicende in cui Geremia Solaris, uomo ormai giunto alla soglia dei cinquant'anni, tra equilibri instabili e pensieri suicidi diventa elemento di azione. Tutto inizia con una mail di Luciano, suo ex professore universitario, che gli consegna, in allegato, un manoscritto da decriptare. Il Solaris, scettico e curioso a un tempo, tenta, riesce, e si ritrova catapultato tra le oscure pieghe di una Firenze nella quale scorrono insospettati rivoli di sangue, nella voragine di un passato che ritorna, si fa presente e lo conduce a soluzioni amare, attese trepide, pericolose realtà nascoste, con un finale di cui egli stesso è sconvolto protagonista. Filo sottile che si dipana e ci conduce dal Medioevo a oggi: un monastero, il cadavere lacerato di una suora, un processo, un manoscritto ritrovato e ricopiato, i delitti compiuti dal Mostro di Firenze; il continuo alternarsi di tempi e situazioni, personaggi di fantasia strategicamente uniti a personaggi storici - il teologo Ubertino da Casale e l'inquisitore "hereticae pravitatis" di Toscana Accursio Bonfantini conferiscono a "La città del male" un fascino speciale e ne fanno originalità nel genere.

Nessun commento:

Posta un commento