venerdì 2 ottobre 2015

Alessandra Monasta: La cacciatrice di bugie

Alessandra Monasta

La cacciatrice di bugie


2015

Pag. 280

Longanesi








«Tu sei incredibilmente empatica»: è la frase che la protagonista si sente ripetere fin da quando è bambina, a scuola come a casa. Per lei, all’inizio, è complicato capire in cosa consista veramente questa qualità. Di certo sa solo che è un talento e, forse, anche una condanna. Quando, anni dopo, il suo dono viene notato da un importante magistrato, per lei si aprono inattese porte professionali... e personali.
Perché quel suo talento va ben oltre l’empatia: lei ha un orecchio assoluto per la verità, e soprattutto per la menzogna. Capisce, intuitivamente, tutto ciò che si cela dietro i racconti e dentro i silenzi delle persone. Diventa perito fonico forense, addestrandosi e affinando quel talento naturale, e nel giro di poco tempo si ritrova a lavorare sulle intercettazioni dei casi di cronaca più sconvolgenti, quelli sulla bocca di tutti, quelli che finiscono su giornali e telegiornali… Ma viverli dall’interno è una cosa diversa: tanto entusiasmante a livello professionale quanto capace di mettere a dura prova la sua resistenza emotiva. Per svolgere un lavoro così delicato, deve imparare ad ascoltare analiticamente le voci, a identificarle e a distinguere in chi parla i momenti di lucidità da quelli di autentica follia.  È una cacciatrice di bugie, sì... Ma a quale prezzo? Diventa sempre più complicato conciliare il piano professionale con quello personale. È sempre più arduo «uscire» dalle storie dopo ore e ore di ascolto delle intercettazioni. Ed è sempre più difficile scegliere di ignorare le bugie grandi e piccole di familiari, amici, conoscenti... E dell’uomo di cui si innamora.

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