domenica 30 agosto 2015

Laura Lippman: Ogni cosa è segreta

Laura Lippman


Ogni cosa è segreta


2015

Pag. 432

Neri Pozza

In un afoso pomeriggio di luglio due bambine, Ronnie Fuller e Alice Manning,  attraversano da sole la Ed¬monson Avenue a Baltimora. Vengono da una festa in piscina, da dove sono state cacciate. Non hanno un copricostume. Si sono avvolte nell’asciugamano e imprecano ogni volta che casca. Dopo esserci inciampata per la quarta volta, Ronnie se lo mette intorno al collo, fregandosene se la gente la ve¬de mezza nuda.
È il giorno in cui le due ragazzine sono destinate a infrangere ogni regola. Hanno cominciato alla festa dove  hanno mollato un pugno alla madre di una compagna di scuola, e continuano scorrazzando svestite tra le strade arroventate e i quartieri assolati della città.
A metà di Hillside, la più maestosa delle strade di Baltimora, una carrozzina brilla al sole in cima a una rampa di scale. Dentro vi è una neonata addormentata, sdraiata su un fianco nel passeggino, le guance tonde spiaccicate da un lato. Perché non comportarsi da brave bambine, «prendendosi cura» della neonata? è il pensiero che attraversa la mente di Ronnie.
Quando la polizia rinviene il cadavere di Olivia Barnes - questo il nome della neonata - il destino delle due ragazzine è segnato: ritenute colpevoli dell’orrendo crimine vengono condannate a scontare una condanna di sette anni nel penitenziario minorile.
Il giorno del loro rilascio Baltimora sembra averle dimenticate. La città si è riempita di boutique e cinema. La famiglia Barnes si è trasferita in un altro quartiere. Alice medita di iscriversi al college. Ronnie pensa di guarire dalle ferite del penitenziario.
Ma l’oblio è solo apparente. Quando in un centro commerciale scompare un’altra bambina, frotte di giornalisti, vicini di casa e poliziotti braccano «le colpevoli dell’omicidio Barnes», convinti che siano responsabili di un nuovo crimine.

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