mercoledì 24 giugno 2015

Recensione di "Io so tutto di lei" di Lucia Tilde Ingrosso - Kowalski -



Lucia Tilde Ingrosso

Io so tutto di lei

Kowalski

Milano. Adalberto Riccardi, odioso e odiato direttore di un quotidiano, è sposato in seconde nozze con la bella e famosa Alina Malavasi che viene misteriosamente strangolata nel suo attico nel cuore di Milano. Il passato della vittima è costellato di nemici, tutti potenziali omicidi. Come l'ex marito modello, che da tempo la ricattava. Come la collega più giovane a cui Alina ha sempre ostacolato la carriera. Come l'ex moglie di Adalberto, nobile romana, madre di un adolescente disturbato. Come quel fan che sa tutto di lei. Che i criminologi chiamano "stalker". Mentre l'ispettore Sebastiano Rizzo indaga sul passato di Alina, è il suo stesso passato che comincia a perseguitarlo. Rizzo riceve telefonate anonime sulla morte di suo padre, avvenuta in servizio venticinque anni prima...

Primo libro che leggo di Lucia Tilde Ingrosso, scrittrice che  ancora non avevo avuto il piacere di conoscere. Acquistato quasi per caso presso una bancarella dell'usato nei "caruggi" genovesi, il romanzo si è rivelato una bella e piacevole sorpresa. Una scrittura particolarmente interessante, che da molto spazio ai dialoghi, ottimi, e che salta spesso in modo sorprendente e improvviso da una situazione narrativa all'altra, da un personaggio all'altro. Si ha bisogno di un certo periodo di rodaggio all'inizio, ma la lettura risulta sempre lineare e senza incertezze. Due ambientazioni ben distinte e ben descritte costituiscono la spina dorsale del romanzo: la vita convulsa di una redazione giornalistica, con tutte le sue invidie, rancori, ricerca spasmodica dello scoop, lotta serrata alla concorrenza, e la vita di una questura, con la strenua ricerca continua del colpevole, con rapporti personali e lavorativi fra dirigenti e collaboratori non sempre facili. Due ambientazioni molto ben descritte con una serie di personaggi al loro interno interessanti e di buon impatto, sullo sfondo di una Milano ricca e che risulta volutamente non proprio gradevole. Divertente e scorrevole, "Io so tutto di lei" è un buon giallo che "tiene" bene, pur non avendo momenti di tensione particolari. Un'indagine quasi vecchio stampo che riporta ai cari vecchi polizieschi, dove le intuizioni, i ragionamenti logici e la conoscenza dell'animo umano, prevalgono ancora sulla parte tecnologica dell'indagine stessa. Bello e intrigante il protagonista, l'ispettore Rizzo, preso nella morsa fra il caso dell'omicidio di Alina Malavasi, la sua vita personale e il suo passato.  Al pari di tutti gli altri protagonisti di questa intricata vicenda. Romanzo che risale ormai al 2008, ma mantiene attuale tutta la sua freschezza. Bello. Una scrittrice da seguire con estremo interesse.

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

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