martedì 31 marzo 2015

Recensione de "Toccalossi cerca casa" di Roberto Centazzo - Fratelli Frilli Editori



Roberto Centazzo

Toccalossi cerca casa


Un particolare e curioso testamento lasciato ai quattro nipoti dal ricco Alberto Chilli. Uno strano caso per il procuratore Lorenzo Toccalossi, ormai trasferito alla Procura Antimafia di Genova ma ancora legato alla sua Savona. Avvisato della stranezza dal notaio che ha redatto il testamento, decide di andare a fondo della vicenda. Questo testamento è valido? Era sano di mente? Era nel pieno delle sue facoltà di intendere e volere? Un'indagine ufficiosa da parte di Toccalossi, impegnato nel frattempo a cercare casa, aiutato da una sempre più innamorata Erminia, sua ex assistente. Alla fine verrà alla luce una oscura vicenda tenuta nascosta per lungo tempo. Un romanzo soft-noir, quasi una parentesi nella vita privata e professionale di Toccalossi. Un momento di passaggio, una pausa della sua vita investigativa. Però il romanzo è comunque intenso, forse proprio per questo. Il passaggio da Savona a Genova, le più grandi responsabilità, le recenti disavventure umane e lavorative hanno portato grandi sconvolgimenti nella vita stessa del Procuratore. E il momento di pausa si è reso necessario. Ma l'inattività, seppur momentanea, non fa per lui e pertanto si butta comunque in questa nuova indagine molto particolare. Un romanzo che alterna momenti drammatici ad altri davvero divertenti e spassosi. Un certo senso dell'ironia traspare nel carattere di Toccalossi che non si riscontrava completamente nei precedenti libri, che da però ancor più peso umano al personaggio. Restano sempre i suoi conflitti personali, la sua difficoltà a rapportarsi con il mondo femminile, la sua abilità investigativa. La storia si svolge in maniera rapida e scorrevole, senza pause. La scrittura di Roberto Centazzo è sempre più incisiva. I suoi romanzi sono sempre piacevolissimi da leggere. L'alternanza dai momenti personali, alle storie stesse; dai momenti divertenti, ai momenti drammatici. Insomma riesce sempre a creare interesse nella lettura. Scrittura semplice senza complicati giri di parole. Storie semplici, pur nella loro drammaticità, e vere. Con soluzione dei casi non cervellotiche e improvvisate. Sa creare personaggi reali. Con una buona dose di ironia. Vite che possiamo toccare con mano anche noi, tutti i giorni. Il non prendersi troppo sul serio dei personaggi. Ecco, tutto questo fa di "Toccalossi cerca casa" e di tutti i precedenti lavori di Centazzo, delle letture appassionanti e consigliate assolutamente agli amanti del genere e non solo direi in questo caso.  

Buona lettura

Paolo Vinciguerra


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