sabato 6 febbraio 2016

Alessia Di Giacomo: Sia sacra ogni madre di buon sangue

Alessia Di Giacomo

Sia sacra ogni madre di buon sangue


2016

Pag. 407

Edizioni del Faro






Una calda estate sarda è alle porte e in uno stazzo di Gallura viene rinvenuto il cadavere di un anziano uomo dall’identità sconosciuta, morto per soffocamento. L’omicidio sembra essere stato commesso da un’accabbadora: arcano personaggio che, nell’antica tradizione di Sardegna, era una donna investita del sacro compito di procurare la morte a persone in agonia usando un cuscino o un martello di legno. Dalle prime evidenze raccolte gli investigatori sospettano subito si tratti di una messa in scena: qualcuno ha disposto ad arte la scena del crimine affinché sembrasse opera della vestale della morte. Delle indagini se ne occupano il maresciallo Gavino Sanna, da poco tornato nella sua Sardegna, e una giovane criminologa, Anna De Gregorio. Pochi giorni prima dell’arrivo di Anna, viene scoperto un altro cadavere su una spiaggia a sud di Olbia. È una donna, orribilmente mutilata e posizionata come un uroboro: un simbolo antichissimo che rappresenta un serpente che si morde la coda e il cui significato esoterico rimanda alla natura ciclica di tutte le cose, alla teoria dell’eterno ritorno dell’identico. I due investigatori cominciano a lavorare insieme su entrambi i casi; non sembra esserci alcun collegamento fino a quando non si scopre la verità. Un intreccio di colpi di scena che tengono il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.

Nessun commento:

Posta un commento