Stefano Tura
Il principio del male
2016
Pag. 388
Piemme
Marco ha il volto martoriato dai lividi, la bocca frantumata, le ossa
degli arti barbaramente spezzate. Ma il dolore più acuto arriva quando
intravede, ancora semicosciente, il corpo di Anna, la sua compagna,
abbandonato accanto a lui, lo sguardo vitreo e inespressivo che solo la
morte sa creare. Marco e Anna si erano trasferiti da poche settimane a
Ipswich, nel Suffolk, lasciandosi alle spalle Bologna. L'Inghilterra li
aveva accolti con un lavoro decente e soprattutto la speranza di un
futuro migliore. Un anno dopo, di loro nella cittadina inglese non c'è
più neppure un vago ricordo. L'omicidio di una giovane prostituta croata
ha spostato i riflettori sul vecchio caso di un serial killer
apparentemente chiuso sei anni prima. Alla polizia locale, Scotland Yard
affianca Peter McBride, "BigMac", un genio nel risolvere i casi più
complessi, anche se con metodi decisamente poco ortodossi. Dopo i primi
sopralluoghi McBride si accorge che la verità, che a tutti, dai media
alla polizia, fa comodo tenere nascosta, è atroce e affonda le sue
radici negli istinti più bassi e ancestrali dell'animo umano.
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