venerdì 29 gennaio 2016

Mario Vattani: Doromizu

Mario Vattani

Doromizu


2016

Pag. 300

Mondadori






Tokyo, 2001. Alex, uno squattrinato giovane italiano, si trova nella capitale giapponese con un visto di studio. Orfano di madre sin da bambino, è cresciuto a Londra. La mancanza di un'identità precisa si esprime nella passione per la cultura giapponese totalmente diversa e che Alex vive in modo maniacale, attraverso il cinema, le donne, il mercato del sesso, e anche il lungo e doloroso tatuaggio tradizionale, l'irezumi. Improvvisamente riesce a mettere le mani su una grossa somma di denaro, che potrebbe cambiargli la vita. L'inaspettata ricchezza coincide con la sua prima occasione di fare l'aiuto regista nel mondo del cinema giapponese, naturalmente partendo dal gradino più basso, il porno hentai (perverso). Queste coincidenze lo precipitano in una spirale oscura, una vera discesa agli inferi verso i luoghi più viziosi e inimmaginabili della capitale nipponica. Insieme ad Alex il lettore vive un'iniziazione profonda alla cultura giapponese, alla cortesia e raffinatezza che che ne sono il fondamento ma anche alla durezza, la violenza, l'umiliazione che ne costituiscono l'altra faccia.

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