giovedì 24 dicembre 2015

Recensione "Trama imperfetta" di Rocco Ballacchino - Fratelli Frilli Editori -



Rocco Ballacchino

Trama imperfetta
Torino, piazza Carlo Alberto

Fratelli Frilli Editori

 Il commissario Sergio Crema e il critico cinematografico Mario Bernardini sono di nuovo i protagonisti di una storia in cui nulla è come appare. Tutto nasce dal ritrovamento di una ciocca di capelli e di un misterioso messaggio, lasciati sotto un monumento in piazza Carlo Alberto, durante uno dei temporali che flagellano quotidianamente Torino in un'estate piovosa come se ne vedono poche. È l'inizio di una guerra psicologica contro un avversario senza identità che utilizza i monumenti dedicati ai personaggi del Risorgimento per lanciare la propria sfida alle forze dell'ordine. Dopo qualche tentennamento iniziale la polizia riesce però a collegare quegli indizi alla recente sparizione di due persone. A far da sfondo a un'indagine assai intricata ci sono le vicende sentimentali dei due protagonisti. Il commissario Crema continua a fronteggiare una pericolosa attrazione nei confronti della dottoressa Bonamico, mentre Mario Bernardini è alle prese con le proposte indecenti di una giovane e attraente attrice. Nonostante ciò proveranno, tra mille difficoltà, a scoprire l'unico errore commesso dal loro nemico: una leggerezza che rende quel piano, all'apparenza inattaccabile, una trama imperfetta.

Dopo il buon successo del precedente romanzo, Rocco Ballacchino ripropone questa inedita e strana coppia investigativa composta da un commissario dai tratti caratteriali  "quasi normali" e da un critico cinematografico molto particolare. Personaggi tutto sommato nuovi che si muovono sullo sfondo di una Torino finalmente non cupa ed  esoterica ma attuale, di grande impatto visivo e particolarmente coinvolgente. L'argomento trattato aiuta a viverla pienamente, con i suoi monumenti, i suoi viali, la sua quasi aristocratica bellezza e la sua centenaria storia. Un viaggio all'interno di una memoria che si sta piano piano perdendo. Una buona intuizione narrativa descritta con una scrittura chiara e scorrevole che aiuta la lettura,  senza trovare intoppi particolari. Belli i dialoghi fra i due protagonisti e fra i vari componenti della squadra investigativa. Ballacchino è bravo a costruire un giallo classico, inserendo anche particolari situazioni di tensione, quasi da vecchia scuola. Un ritorno alle origini insomma. Il commissario Crema in questa nuova avventura riprende il controllo della situazione, diventa lui il protagonista. Come nel precedente "Scena del crimine" si nota una approfondita ricerca sul tema descritto, in questo caso sul Risorgimento italiano. Mentre il critico Bernardini sembra più preso da altri, diciamo così, interessi! Questo romanzo lo consiglierei in particolar modo a chi si avvicina per la prima volta al giallo. Lineare, chiaro, ben scritto e con al suo interno i giusti risvolti psicologici. Forse meno intenso dal precedente ma comunque interessante. Tutto si svolge sul filo del rasoio, in tempi strettissimi e sulle intuizioni di Crema. Fino all'inaspettato finale, alla soluzione del caso e alla scoperta del, quasi, insospettabile colpevole. Di livello anche la caratterizzazione dei personaggi. In definitiva un buon libro giallo, completo in tutte le sue parti, ma specialmente scritto bene da un autore che avrà senz'altro ancora molto da dire. Con o senza il commissario Segio Crema nel ruolo di protagonista.  

Buona lettura 

Paolo Vinciguerra 

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