lunedì 28 dicembre 2015

Recensione "L'architettura segreta del mondo" di Susanna Raule - Salani Editore -



Susanna Raule

L'architettura segreta del mondo

Salani Editore
  

 Un romanzo nerissimo e spiazzante, ma anche un viaggio dantesco nelle voragini della psiche umana, il tutto condito da raffinata ironia e da un irresistibile humor graffiante.
 Se una turista inglese muore affogata in un metro scarso d’acqua, davanti a qualche centinaio di bagnanti, senza alzare nemmeno uno spruzzo, si tratta di omicidio? Stranamente è quello che sostiene il commissario Sensi, che per una volta sembra ansioso di seguire un’indagine, forse solo per dimenticare tutte le sue sfortune. Così, quando dopo la turista muore misteriosamente anche il suo compagno, i colleghi non si stupiscono davvero. Il commissario e i suoi uomini si trovano a inseguire la verità tra la Liguria, l’Inghilterra e la Sicilia, in un crescendo di colpi di scena tutt’altro che gradevoli. E mentre la sua vita assomiglia ogni giorno di più a quella di un poliziotto da film d’azione americano, Sensi di vita ne sogna un’altra, in cui il male, molto semplicemente, è lui.

Che Sensi sia il commissario più anticonformista del panorama del giallo italiano non ci sono dubbi. Un personaggio davvero particolare. Ma andando al di la di quelle che sono le sue caratteristiche esteriori, troviamo un uomo tormentato e in preda ai suoi demoni personali. Probabilmente il romanzo della serie più completo e maturo. Un romanzo che scorre in maniera fluida grazie alla scrittura di Susanna Raule. In particolar modo i dialoghi risultano essere di una rara intensità. Ironici, profondi, veri. Un'ironia equilibrata sempre difficile da raggiungere che strappa più di un sorriso ma che nasconde anche il volto di una profonda amarezza di fondo. Sensi e la sua collega Riu, con il loro strano rapporto interpersonale, risultano essere due persone sostanzialmente sole. Due modi di vivere opposti ma simili. "L'architettura segreta del mondo" ha il grande pregio di non annoiare mai. Neanche una pagina risulta fine a se stessa. E' tutta una concatenazione di eventi, di momenti ad alta tensione alternati a momenti di riflessione pura ma veloci e costanti, in modo da non far diminuire di una battuta il ritmo narrativo. Infatti, malgrado le oltre quattrocento pagine, il libro si legge velocemente perchè ci si appassiona in maniera totale alla storia e ai vari personaggi. Un romanzo cupo, oscuro, a tratti commovente, che lascia poco spazio all'immaginazione dato che le descrizioni sono molto intense e dettagliate ma non cadono mai nel torbido, nel volgare. Lascia invece molto spazio all'immaginazione sugli stati d'animo dei protagonisti, ai loro sentimenti verso gli altri ma principalmente verso se stessi. La storia cela anche un non tanto velato atto d'accusa verso quello che è il drammatico e sconvolgente fenomeno della violenza sulle donne che non ha ne tempo ne luogo. Un romanzo pertanto molto completo comprendente anche repentini cambiamenti di scenario: dalla Liguria all'Inghilterra e per finire in Sicilia. Cambiamenti di epoche con escursioni nel XVIII secolo davvero meravigliose. Tutto questo senza mai far scemare la tensione narrativa. Colpisce e risulta essere di particolare grande interesse intimista, la serie di dialoghi che Sensi intrattiene con l'amico libraio. Sembra quasi un personaggio immaginario. Un amico immaginario con il quale condividere i propri segreti più profondi e nascosti. Grande abilità narrativa: in poche semplici parole la Raule descrive personaggi e situazioni in maniera perfetta. Senza giri di parole e andando dritta al punto. Una metafora dell'anima sullo sfondo di un'indagine appassionante e dai mille risvolti. 

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

Nessun commento:

Posta un commento