Matteo Bolli
Quando Abele scagliò la prima pietra
2015
Pag. 544
Serra Tarantola
"Quando Abele scagliò la prima pietra" è un thriller politico che nasce,
cresce e si evolve attorno alla figura del suo personaggio principale,
l'agente federale Marley Dempsey, un quarantenne pluridecorato ex
Maggiore della U.S. Army dotato di una mente sopraffina che gli consente
di vedere il mondo come nessun altro è in grado di fare. Ma la sua più
grande abilità è quella di riuscire a concentrarsi in una maniera tanto
intensa, da essere in grado di estraniarsi dalla realtà, al fine di
scrutare dettagli che nessun altro è in grado di cogliere. Dempsey è la
storia del libro. E il libro è un po' la storia di ognuno di noi.
Comprendere Dempsey diviene pertanto un passaggio cruciale per
comprendere, in buona parte, noi stessi. Sull'onda di questo fine,
diviene utile concentrare l'attenzione anche su un altro personaggio:
Cristopher Delay, l'uomo a cui sparano al termine del prologo e la cui
lotta tra la vita e la morte accompagnerà Dempsey nel corso della
storia. Durante lo svolgimento delle indagini, il capoagente Dempsey
avvierà una corsa contro il tempo che farà emergere le instabili basi di
un sistema corrotto e privo di ideali.
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