martedì 29 dicembre 2015

Goran Radovar: Contratto di edizione

Goran Radovar

Contratto di edizione


2014

Pag. 365

Fazi








È verità universalmente nota che l'autore di un manoscritto affidi le speranze di una vita alle case editrici contattate. Di norma resta col fiato sospeso finché, dopo un'estenuante attesa, non riceve una risposta standard di rifiuto che ne raggela le illusioni. Una volta tanto, però, capita l'inverosimile: l'autore ha talento o è tanto fortunato che per arcane ragioni si vede rispondere con un "Il suo romanzo ci interessa, venga a trovarci...". E quel che succede a Goran, un giovane autore la cui saga familiare mitteleuropea è accolta con favore dalla Danieli Editore. Ciò che Goran ignora, e che nessuno in casa editrice può sapere, è che quel manoscritto sarà veicolo di sciagure. Nessuno sa infatti che nella busta, insieme al manoscritto sono custodite le prove della collusione tra Stato e mafia né conosce il cammino di sangue che quel dossier ha percorso per giungere nella sede della casa editrice. Un cammino iniziato con l'assassinio di un agente dei servizi segreti - che, violando il sancta sanctorum di una cosca mafiosa, si è impossessato di documenti esplosivi - e proseguito con quello di un suo amico avvocato e del direttore editoriale della Danieli. Un giallo politico che è anche un romanzo "meta-editoriale" il quale, metaforicamente o no, affida l'unica soluzione possibile dell'intricata, drammatica vicenda al digitale, con la sua carica anarcoide e libertaria, le sue possibilità e i suoi limiti ancora tutti in discussione.

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