Alberto Riva
Il samba di Scarlatti
2015
Pag. 353
Mondadori
Franco Scarlatti, ex poliziotto mezzo milanese e mezzo napoletano, vive
da molti anni a Rio dove guida, con successo, un'agenzia immobiliare
affacciata sulla spiaggia di Copacabana. Amante della buona cucina e
della musica, in rapporti non facili con la ex moglie Carol, Scarlatti
vede la sua routine messa in crisi quando, all'alba di un bollente
sabato grasso, viene ritrovato un cadavere vestito da Mandrake: è il
famoso giornalista Gigi Fossati... In breve l'inchiesta della polizia
giunge fino a lui, e così Scarlatti decide di intraprendere un'indagine
parallela. Non ci mette molto a scoprire che le cose sono diverse da
come sembrano, a cominciare dalla comunità di italiani transfughi che si
muovono tra l'abbagliante luce tropicale del presente e le ombre del
passato. Chi ha potuto volere la morte di Gigi Fossati? Ma non solo: le
domande cominciano a farsi pressanti, e inaspettate, anche nel cerchio
più intimo della sua vita, che inizia a correre al ritmo di questo noir
che è una commedia, una storia d'amore, e insieme un inno appassionato a
Rio de Janeiro, "una città facile da amare". Struggente, ironica,
lontana dalle cartoline, la Copacabana di Riva, come la Belleville di
Daniel Pennac, è pronta a entrare nel cuore dei lettori, popolata dai
personaggi indimenticabili che animano le pagine di questo "samba". Il
primo è Franco Scarlatti, un po' eroe un po' truffatore, che dietro
all'apparenza cinica, le battute taglienti e l'amore per il guadagno
nasconde un cervello velocissimo e un animo quanto mai nobile.
Nessun commento:
Posta un commento