lunedì 2 novembre 2015

Marco Della Croce: Venus

Marco Della Croce

Venus


2015

Pag. 472

Sillabe di Sale








La seconda indagine del commissario Sbrana. La Spezia, 21 luglio 1945. La guerra è finita da poco e la città ligure cerca faticosamente di tornare alla vita, tra le case distrutte dai bombardamenti, una miseria diffusa, la voglia di ricostruire e la caccia spietata agli uomini e alle donne collusi col vecchio regime. Mezzanotte è passata da poco, quando Stefano Stretti, un giovane vice brigadiere di Pubblica Sicurezza, viene ucciso ai giardini pubblici con un colpo di pistola alla tempia. Un omicidio efferato, misterioso, che resterà senza responsabili e senza una spiegazione per quasi venticinque anni. Fino a quando, cioè, nel dicembre 1969 viene ritrovata la pistola del delitto, obbligando la questura spezzina a riaprire il caso. A occuparsene sono il commissario Simone Sbrana e l'appuntato Gegè Russo che, indagando per una settimana tra scrittori in miseria, vedove inconsolabili, spogliarelliste assassinate, cantanti di talento, legionari a riposo e travestiti in disarmo, arriveranno a comprendere una terribile verità, figlia delle macerie morali lasciate sul terreno dagli anni terribili del nazifascismo. Sullo sfondo, pesante come una cappa di piombo, la strage di piazza Fontana a Milano che, a due settimane dalle feste di Natale, condizionerà la vita di tutti gli italiani, minando alla base molte delle speranze di cambiamento in cui un'intera generazione aveva cominciato a credere.



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