sabato 7 novembre 2015

Guido Dell'Atti: L'ingrata

Guido Dell'Atti

L'ingrata


2015

Pag. 256

Cavinato








Massimo Asti è uomo di fiducia del sindaco di Gemito, paesone immaginario tra Pavia e Alessandria. Soldi, sesso, status symbol, nulla mancherebbe a questo faccendiere abituato a lavorare con le mani sul selciato del marciapiede, se non la devozione della "sua" Agata. Pressato dalle richieste dell'ex modella, che coltiva ambizioni di entrare nel mondo dello spettacolo, Asti chiede al sindaco un aiuto per piazzare Agata in un reality show. Contemporaneamente, Mimmo Criscito, esponente delle forze dell'ordine, cerca di coinvolgere Asti in una trappola congegnata per arrestare un altro faccendiere, Michel Marri, un viveur legato alla criminalità organizzata. Asti inizialmente rifiuta, perché teme molto il boss della ndrangheta di cui Marri è "persona", ma quando è il sindaco stesso a chiedergli di levargli di mezzo Marri, Asti accetta. Il tentativo è fallimentare, tuttavia Asti scopre ciò che non avrebbe voluto scoprire su Agata. In uno scenario di corruzione e degrado generalizzati, Asti compie la sua privatissima e cinica vendetta contro tutti. E quanto ad Agata, se non l'amore, ci sia almeno il possesso.

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