martedì 27 ottobre 2015

Thomas Ligotti: Teatro grottesco

Thomas Ligotti

Teatro grottesco


2015

Pag. 281

Il Saggiatore








Autore di culto della letteratura americana contemporanea, restio alle attenzioni dei media ma autenticamente seminale - suoi gli incubi che hanno ispirato la prima stagione di True Detective -, Thomas Ligotti è considerato l'unico successore di Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft. Lontano dalle atmosfere urbane e quotidiane che caratterizzano l'opera di Stephen King, Ligotti fa sua la lezione dei maestri del passato e mette il lettore di fronte a un orrore che non ha forma né volto né contorno, un orrore che non si può dire, a stento pensare, e che ha nell'indeterminatezza la radice della presa angosciante che esercita sulla nostra immaginazione. In "Teatro grottesco" l'orrore nasce da seminterrati in cui il buio e l'umido hanno prodotto una vita brulicante che aspetta di insinuarsi nel nostro mondo; da isolate fabbriche nelle cui viscere si producono artefatti meccanici dagli scopi imperscrutabili; da catene di montaggio in cui la presenza di misteriosi supervisori è così schiacciante da trasformare l'uomo in ingranaggio; da cittadine in cui la vita è una messinscena e solo quanto accade sui palcoscenici di una fiera itinerante è reale. Gli abitanti di questo mondo dalla mente impazzita e il cuore selvaggio si muovono in retrobottega fiocamente illuminati, in gallerie d'arte dall'aspetto sinistro, al centro di paludi dove sopravvivono culti antichi e innominabili, tutti alla ricerca disperata di un senso che sembra alla loro portata e che, pure, è preclusa.

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