mercoledì 14 ottobre 2015

Paolo Balboni: Alvise e il corpo nell'ascensore

Paolo Balboni

Alvise e il corpo nell'ascensore


2015

Pag. 210

La Toletta Edizioni








Piano nobile del palazzo di un dipartimento di Ca' Foscari, l'università di Venezia. Un urlo. Gli studenti escono dalle aule e urlano ancora più forte: l'ascensore si è aperto e ne è uscito il corpo di una ragazza. Strangolata, diranno da lì a poco i medici. Polizia, indagini, tutto come da routine: non si arriva a nulla. Ma Alvise, uno studente curioso, disordinato, sempre in ritardo, sassofonista a tempo perso, trova in qualche modo l'ordine mentale e il tempo necessario per un'indagine parallela. Inizia così un viaggio che lo porterà, tra traffico di statue antiche e di clandestini d'oggi, a scoprire un mondo parallelo a quello che tutti, turisti, studenti e abitanti, vedono a Venezia. E ci condurrà in una Venezia diversa dal palcoscenico del Carnevale, vista con gli occhi e descritta con la lingua di un ventenne che scopre la realtà, e che, con un coltello puntato alla gola, capirà chi è il vero assassino.

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