Paola Pettinotti
Ghetto
Fratelli Frilli Editori
La morte non è mai bella, la vita può essere anche peggio. A rendersene
conto è Fabio Bozzo, investigatore per tradizione di famiglia, che in un
inizio d'estate che sta già diventando torrida, si imbatte nel
cadavere, brutalmente seviziato, di un travestito. A partire da questo
momento il Ghetto, zona malsana e fatiscente per quanto a due passi
dall'Acquario, si trova al centro di attenzioni molteplici: un gruppo di
giovani intellettuali inizia uno studio sociologico, un fotografo cerca
di realizzare un reportage e una banda sudamericana alquanto sui
generis contribuisce ad aumentare il clima di tensione, enfatizzato da
una televisione locale che cavalca gli eventi in modo preoccupante.
Tutto questo mentre un'immobiliare dai modi un po' troppo intraprendenti
dà il via ad una campagna di acquisizioni assai poco ortodossa. In una
sarabanda indiavolata di pensionati e badanti, architetti rampanti e
attrici ottuagenarie, carabinieri ligi al dovere e poliziotte esauste,
al ritmo sempre più convulso di salsa latino-americana e di ray
maghrebino, le cose precipitano, e Fabio finisce, suo malgrado, a dover
far luce su una ragnatela di sospetti e un crescendo di violenze,
cercando di dipanare la trama di un arazzo ordito sui giochi di ombre e
luci di una città misteriosa e contraddittoria.
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