Elide Ceragioli
Le tentazioni dell'ispettore Dallolio
2015
Pag. 210
Sensoinverso Edizioni
Gabriella (l'ispettrice Franchi) chiede un favore a Carlo per riportare a
Torino una ragazzina di buona famiglia salvatasi, non si sa come,
dall'essere sacrificata. L'ispettore Dallolio si trova così a essere
coinvolto nelle indagini su una serie di omicidi accomunati solo dalla
particolare arma utilizzata dal fantomatico assassino. Tutta la squadra
si ritrova a collaborare per aiutare il collega torinese a far luce sul
mondo delle sette sataniche e dei loro adepti. Come sempre le vicende
personali e familiari dei sei ispettori si amalgamano con l'azione
investigativa e, senza nulla togliere all'attività professionale,
arricchiscono il racconto di patos e sentimento. Torino, che nel mondo
esoterico rappresenta il luogo dove bene e male si incontrano, città che
viene a essere il vertice in due triangoli magici: il triangolo bianco
del Bene (Torino-Lione-Praga), il triangolo nero del Male
(Torino-Londra-San Francisco), ma che per Dallolio è solo la sua città,
fa da sfondo e ambiente a una sequenza di delitti misteriosi e relative
indagini puntuali, metodiche e avvincenti. Indagini che sono anche
l'occasione di ritrovare vecchie conoscenze e riallacciare rapporti
interrotti da anni, ma mai veramente finiti. I veri vincitori saranno
gli ispettori che non solo risolveranno il caso, ma sapranno far
prevalere il Bene sul Male e trionfare l'amore, l'amicizia, la
positività e la condivisione sull'odio, l'aggressività, la cupidigia e
la sete di possesso.
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RispondiEliminaAppena uscito e già suscita interesse ... e non solo tra gli amici ed i lettori che aspettavano con ansia questa terza storia della serie LA SQUADTRA che Elide Ceragioli ha iniziato poco più di un anno fa.
RispondiEliminaDopo essersi fatta conoscere con suoi appassionanti racconti di vita e di morte, dopo averci coinvolto con due avvincenti romanzi storici (“La libertà delle foglie morte” e “Il falco e il falcone”) ha voluto tentare l’avventura del romanzo giallo. Perché? «Perché - dice Elide, - il giallo è un genere meno impegnativo per il lettore, più fruibile e più diffuso. Un buon mezzo per trasmettere messaggi. Ho letto tanti gialli intrisi di negatività: io voglio comunicare bellezza, gioia di vivere, valori positivi che possono essere presenti e attuali anche in vicende di sofferenza, di degrado, di morte».
Meglio se prima, ma anche dopo aver letto questo, non si può non conoscere "Non sai mai chi puoi incontrare" e "Mele marce per la squadra": le prime due "puntate" della serie. Aspettiamo il quarto... sapendo che ci sarà. Sarà l'ultimo della serie?