lunedì 12 ottobre 2015

Dan Kavanagh: Duffy

Dan Kavanagh

Duffy


2015

Pag. 179

Einaudi








Tornando stanco dal lavoro, Brian McKechnie non si aspettava certo di trovare la moglie legata a una sedia del salotto e la casa invasa da una terribile puzza di bruciato. E non è tutto. Dopo qualche tempo, il telefono del suo ufficio squilla: è un certo Mr Salvatore che, signorile e mellifluo, non tarda a chiedergli dei soldi. Dato che il commissario Sullivan non gli è di nessun aiuto, McKechnie decide di rivolgersi a Duffy, un ex poliziotto riciclatosi come detective privato. Duffy ha molti scheletri nell'armadio, e le sue inclinazioni bisessuali gli hanno procurato non pochi guai quando era un agente in servizio. Le indagini lo portano a Soho, zona di cui in passato conosceva ogni segreto. Cinema a luci rosse, sexy-shop, peep show, locali di strip-tease e dubbi centri per massaggi: gli basta fare un giro per rendersi conto che il mercato è ancora florido. Sono cambiate un po' di cose, ovvio, ma alcuni monumenti restano: la prostituta Renée, ad esempio, che, amareggiata dal malcostume dilagante nella professione, non disdegna di arrotondare aggiornando un vecchio amico. All'astro nascente di Soho, Mr Salvatore, però, non piace che la gente vada a ficcare il naso nei suoi affari. Abiti raffinati e modi eleganti non devono ingannare: un macabro senso dell'umorismo, associato a una passione per gli schedari, può essere l'arma più pericolosa. Nelle sue accurate ricerche sul campo, Duffy dovrà guardarsi le spalle, e non solo.

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