Antonio Mesisca
Nero Dostoevskij
2015
Pag. 160
Scrittura & Scritture
Un demone possiede l'anima di Oscar Peretti: quello del gioco d'azzardo.
Ma Oscar, che da un impiego nelle pompe funebri è passato a quello in
una gioielleria, non se ne cura. Continua a frequentare sale da gioco e
persone poco raccomandabili alle quali deve soldi, tanti soldi, fino a
quando una sera "il Jack, la Donna e il Re ebbero la faccia tosta di
calarsi in tavola, con quegli altri due schifosi dei loro amici, tutti
con lo stesso completo nero a fiori: 'Eccoci, Peretti, adesso sei
fottuto'". Per uscire dai guai Oscar escogita un piano, ma gli serve una
pistola. Il caso lo fa incontrare con il Turco, e il giro di losche
amicizie si allarga. Eppure tutto sembra procedere al meglio e la sua
vita è sul punto di cambiare, come dalla notte al giorno. Purtroppo per
uno come Peretti i piani non vanno mai come stabiliti. E quando fuori
dalla sua casa arriva il macinino di un solerte commissario, Oscar
capisce che la sua partita più importante non è ancora chiusa. Tutto
questo è "Nero Dostoevskij". A proposito, ma cosa c'entra Dostoevskij?
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