Alberto Probo
Il vento addosso
2015
Pag. 464
Robin
Un generale, occhi di metallo blu, assegnò loro una missione:
rintracciare un uomo senza nome, senza volto, senza amici, senza casa. E
così cominciarono a scavare, fra la polvere di vetro d'un appartamento
esploso, sotto un diluvio perenne. Incrociarono spettri dalle bianche
ciglia, incrociarono un killer col nome d'un angelo nero e i colori d'un
serpente corallo, incrociarono una ricercatrice veneziana vestita di
pioggia. E portarono alla luce, silenzio su silenzio, una trama assurda,
fatta di speculazione edilizia e traffico di rifiuti radioattivi, fatta
di 'ndrangheta e mafie dell'est, fatta di politica corrotta e finanza
senza pietà. Misero a nudo la rete nera che giorno per giorno consuma il
futuro d'un nord Italia rassegnato. Cercarono di capire. Ma divennero
essi stesse prede, risucchiati in un gorgo di omicidi e scomparse, fra
castelli di luce e sentieri di neve, per le strade ora oscure ora
incantate d'un Canavese maledetto. Fino all'inquietante vertiginoso
esplosivo epilogo finale, fra maschere che celano maschere, e verità
troppo grandi per essere nominate.
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