giovedì 17 settembre 2015

Vincenzo Maria Brizio: Cafè do Mar

Vincenzo Maria Brizio

Cafè do Mar


2013

Pag. 384

Giovane Holden Edizioni







Il destino a volte è strano, davvero strano. Lo sanno bene i protagonisti di questo romanzo, sballottati dagli eventi come piccole barche in un mare in burrasca. Le loro rotte si intrecciano, si scontrano e si fondono in un unico percorso, oppure si mantengono lontane e indipendenti, ma ciò non basta per far sì che restino estranee. Sotto la più ovvia apparenza può nascondersi infatti tutt'altro, e la rara maestria con cui l'autore ordisce anche gli eventi più minuti avviluppa tutto e tutti: la struttura narrativa che ne deriva è di straordinaria complessità ma appare pura e cristallina nel suo perfetto disegno unitario. Un fortuito incontro al tavolino di un bar di Alicante, in Spagna, segna per sempre la vita di un giovane medico, fino a un accidentale, tragico ma provvidenziale scambio di persona; un promettente promotore finanziario cade vittima della dipendenza dal gioco d'azzardo on-line e di una partita virtuale a Texas Hold 'Hem a dir poco memorabile; nell'entroterra calabrese, una serie di omicidi sancisce la vendetta per l'uccisione di un potente boss. Tutti questi fatti apparentemente indipendenti si rivelano a poco a poco uniti dal filo sottile e perverso del destino, soprattutto quando i cadaveri di un usuraio e di un direttore di agenzia finanziaria riveleranno lo stesso agghiacciante particolare. Riuscirà il commissario Elfo Chiaravalle a incastrare il vero colpevole?

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