Roberto Centazzo
Toccalossi e il fascicolo del '44
Fratelli Frilli Editori
È
appena passato Natale. Il procuratore Toccalossi e gli uomini del
capitano Maugeri potrebbero godersi un po' di riposo e prepararsi alle
vacanze di capodanno. Ma in Darsena una costosa barca viene incendiata
la notte del 27 dicembre. Un'inchiesta fiacca che stenta a partire e che
potrebbe non portare a nulla. Come l'altro caso a cui Toccalossi sta
lavorando: un omicidio avvenuto nel 1944, alla fine della guerra. Un
sergente della Divisione San Marco ha sparato a un soldato del suo
reggimento, con una raffica di mitra. Il fascicolo, per una serie di
meccanismi burocratici, è giunto sul suo tavolo sessant'anni dopo il
fatto. Cos'è successo veramente quel 12 agosto del 1944? Perché nessuno
ha indagato prima? E, soprattutto, dove passerà lui, l'ultimo dell'anno?
Assalito dal ricordo di un amore giovanile e tampinato dalla sua
assistente Erminia, invaghitasi di lui, Toccalossi si dedica anima e
corpo alla soluzione dei due casi con una salda convinzione:
l'inquirente ha una sola strada preclusa ed è quella del pregiudizio.
Dentro ogni fascicolo c'è la vita delle persone. Un magistrato non ha o
non dovrebbe avere nemici da combattere, ma verità da far emergere,
piccole o grandi che siano.
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