sabato 26 settembre 2015

Giancarlo Sacchetti: Le rose di Melba

Giancarlo Sacchetti

Le rose di Melba


2015

Pag. 198

Kimerik








Ciò che appare non sempre è quello che è veramente; chi non si è mai confrontato con questo assioma? All'improvviso, come in un gioco di scatole cinesi, tutto si trasforma, ed è quello che accade a Melba, la protagonista del romanzo, che si ritrova lentamente immersa in una vicenda che non avrebbe mai pensato di dover vivere. È un susseguirsi di ingannevoli apparenze, un disvelarsi di relazioni impensate, di intese velate, quello che pagina dopo pagina l'autore ci mostra. Il romanzo, con le connotazioni del giallo, si appropria di fatti di cronaca che appartengono alla nostra società. L'intreccio multiplo lascia quei necessari sospesi che ti portano a leggere per scoprire cosa accadrà dopo, dove la giustizia è elemento marginale, rispetto ai sentimenti feriti, dove la rosa essiccata con a fianco la poesia di Marquez, posta nel diario, da cui nasce la vicenda, si unisce a quella spina che in conclusione ferisce il dito di Melba, dando il senso di un amore che non potrà essere cancellato.

Nessun commento:

Posta un commento