Giancarlo Sacchetti
Le rose di Melba
2015
Pag. 198
Kimerik
Ciò che appare non sempre è quello che è
veramente; chi non si è mai confrontato con questo assioma?
All'improvviso, come in un gioco di scatole cinesi, tutto si trasforma,
ed è quello che accade a Melba, la protagonista del romanzo, che si
ritrova lentamente immersa in una vicenda che non avrebbe mai pensato di
dover vivere. È un susseguirsi di ingannevoli apparenze, un disvelarsi
di relazioni impensate, di intese velate, quello che pagina dopo pagina
l'autore ci mostra. Il romanzo, con le connotazioni del giallo, si
appropria di fatti di cronaca che appartengono alla nostra società.
L'intreccio multiplo lascia quei necessari sospesi che ti portano a
leggere per scoprire cosa accadrà dopo, dove la giustizia è elemento
marginale, rispetto ai sentimenti feriti, dove la rosa essiccata con a
fianco la poesia di Marquez, posta nel diario, da cui nasce la vicenda,
si unisce a quella spina che in conclusione ferisce il dito di Melba,
dando il senso di un amore che non potrà essere cancellato.
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