Francesco Diodati
La linea verde
2015
Pag. 304
Feltrinelli
Da una parte, i palestinesi. Dall’altra, gli israeliani. In mezzo, un
muro in costruzione e le ricerche di una giovane e ambiziosa giornalista
americana, Susan Foster. Grazie al suo mentore e caporedattore, Susan
ottiene l’incarico di corrispondente da Gerusalemme ed entra così in
contatto con le profonde contraddizioni della Città Santa e di quella
terra bellissima e maledetta che fa da teatro al conflitto
israelo-palestinese. Catapultata in una realtà ambigua e feroce,
sembra trovare un po’ di stabilità quando inizia una relazione con un
collega, ma l’illusione di armonia dura poco. Tra i vicoli polverosi
della Città Vecchia e lungo la linea verde del confine tra Israele e
Cisgiordania, c’è chi si batte per un processo di pace, ma anche chi è
disposto a tutto pur di proteggere quello in cui crede, con mezzi leciti
e illeciti.
Il gioco si fa sempre più grande, troppo grande per
Susan: la destra sionista, Hamas, il Mossad e gli scandali della
corruzione. Ben presto la giovane si trova coinvolta in oscure trame di
potere che, in un crescendo di colpi di scena, la spingeranno ad
adoperarsi con sempre più veemenza per denunciare gli orrori a cui
assiste. Fino forse a intravedere, non senza aver pagato un caro prezzo,
un debole raggio di speranza. Sullo sfondo di una Gerusalemme tanto
affascinante quanto sciagurata, un’avvincente spy story che ci porta
dritti al cuore di una guerra terribile e infinita.
Nessun commento:
Posta un commento