giovedì 24 settembre 2015

Ferdinando Pastori: Rosso bastardo

Ferdinando Pastori

Rosso bastardo


2015

Pag. 250

Edizioni Clandestine 







“Milano non dorme. Nemmeno quando le luci si spengono dietro le tende alle finestre. Magari chiude un occhio, uno solo, ma l’altro rimane sempre aperto. Un po’ come gli uccelli migratori che, durante le loro lunghe trasvolate, disattivano solamente uno dei due emisferi celebrali. Il confine che separa la veglia dal sonno, d’altronde, è labile. Sottile come il perizoma infilato fra le chiappe di una brasiliana. Lo sai bene tu che, al contrario della città che non dorme mai, rischi sempre di spegnerti da un momento all’altro. Di finire col il culo per terra, accartocciato su te stesso come una carta di caramella. Funziona così la narcolessia”. Dopo il successo di Nero imperfetto, Ferdinando Pastori ci propone un nuovo, inquietante noir, in cui Fabio Paleari torna a rivestire i panni di un investigatore privato senza licenza. La narcolessia seguita a complicare la sua già difficile esistenza, pervasa da demoni che imperversano impietosi nella sua mente.  Un mondo di personaggi alienati, di cui l’autore ci dona un’analisi profonda, cinica e incredibilmente realistica, tratteggiando uno spaccato della società attuale e del malessere di coloro che sopravvivono ai suoi margini.  Un noir amaro e sorprendente che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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