domenica 13 settembre 2015

Antonio Caron: La garconniere di Monza

Antonio Caron

La garconniere di Monza




Fratelli Frilli Editori







Un nuovo caso per il maresciallo Vitale alle prese, questa volta, con un delitto passionale, che vede coinvolti primari ospedalieri, ballerine di lapdance e biker, che si snoda tra Monza e Genova. Provvisoriamente trasferito a Monza, il maresciallo dei carabinieri Sebastiano Vitale si trova alle prese con un omicidio che ha tutte le caratteristiche del delitto passionale. La vittima è uno stimato e insospettabile primario ospedaliero; l'ambientazione spazia fra alta borghesia, ballerine di lap-dance, graffitari, biker, giovani mendicanti extra comunitarie con particolari capacità intuitive: uno spaccato di società in cui le parti di buoni e cattivi non sono stabilite a priori. Le indagini prendono l'avvio dalla Procura della Repubblica e si svolgono nell'ambito della polizia giudiziaria. La vicenda si articola fra la Brianza, Genova (e se ne comprenderà il motivo) e Cherasco, nel cuneese. Il protagonista si fa in quattro per conciliare dovere professionale ed esigenze familiari: nel caso specifico, una moglie ansiosa e tutta presa a seguire i lavori di ristrutturazione di una casetta ereditata fra i vigneti e destinata ad abitazione definitiva dopo il pensionamento del marito. Dopo aver intuito chi è l'assassino, Vitale viene preso da scrupoli; si lascia umanamente coinvolgere, si domanda come lui stesso si sarebbe comportato in analoghe situazioni. Sullo sfondo, il centro storico di Monza, alcune località che fanno da contorno alla città, la Genova del Porto Antico, ambienti ospedalieri in cui maturano passioni travolgenti e insane bramosie. Scoperta la verità grazie al suo acume, il maresciallo se ne ritorna al paesello; stavolta però con qualche peccatuccio sulla coscienza...

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