Samuel Bjork
La stagione degli innocenti
2015
Pag. 490
Longanesi
Nel
folto di una foresta norvegese immersa nel silenzio, c’è qualcosa di
inatteso. Qualcosa di crudele. La giovanissima vittima è impiccata a un
albero e ha al collo l’unica traccia lasciata dall’assassino: un
cartello con scritto Io viaggio da sola.
La gravità del crimine
spinge la polizia di Oslo a riaprire una speciale unità investigativa,
la più efficace ma anche la più irregolare, e a richiamare in servizio
il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato, solitario e
appassionato di enigmi, Munch è un uomo all’apparenza gioviale che però
dentro di sé nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior
investigatore della polizia norvegese.
Il migliore in assoluto è la
sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei per
venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve riuscire a convincerla a
tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore
della sua vita. Eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può
fermare le sue capacità di intuizione. È lei a cogliere l’indizio che
era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più
terrificante lasciato dal killer. Un segno che non lascia spazio a
dubbi: questa vittima è soltanto la prima di una lunga serie.
Solo
Mia e Holger possono impedire che la fine dell’inverno diventi una
strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che
presto colpirà vicino… Molto vicino.
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