Lisa Ballantyne
Il colpevole
2014
Pag. 446
Beat
Sebastian
Croll ha undici anni, grandi occhi verdi, lineamenti delicati ed è
sospettato di aver brutalmente ucciso Ben Stoker, suo compagno di
giochi, fracassandogli il cranio con un mattone e nascondendone il
cadavere in un angolo di fitta vegetazione di Barnard Park. Il ragazzo è
alla stazione di polizia di Islington quando viene raggiunto da Daniel
Hunter, il legale che ha l'incarico di difenderlo, e che ha alle spalle
una vita intera dedicata a occuparsi di minori: quindicenni accusati di
aver sparato a compagni di gang, adolescenti dediti al crimine per
qualche grammo di droga. Mai, però, un ragazzino cosi giovane,
praticamente un bambino. Sebastian sembra tutto fuorché l'autore di un
omicidio tanto atroce: è eccezionalmente bello, ha uno sguardo
intelligente e i modi rispettosi e beneducati. Gli indizi, tuttavia,
sono tanti, i testimoni anche e l'atteggiamento di Sebastian non aiuta
certo a fugare i dubbi. Incalzato dalle domande della polizia, il
bambino muta abilmente versione ogni qual volta viene messo di fronte a
nuove evidenze. Con l'aria più innocente riesce a trarsi fuori dalle
trappole tese dagli inquirenti durante il lungo interrogatorio. E la
domanda rimane aperta: è l'assenza di malizia, propria solo dell'età
dell'innocenza, che lo guida o la lucidità di chi è già capace di
mentire, rielaborare e manipolare senza rimorsi e sentimenti? Un
thriller psicologico che trascina il lettore nella zona d'ombra che non
risparmia nemmeno l'età dell'innocenza.
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