Giovanna Repetto
L'alibi della vittima
2014
Pag. 333
Gargoyle
A
Rocca Persa, cittadina dell'agro pontino a pochi chilometri da Roma, fa
ogni tanto la sua comparsa Memè, individuo di cui non si sa nulla
tranne che fa girare cocaina purissima. Il Maresciallo Trevisan è sulle
sue tracce da mesi, ma l'identità dell'uomo resta ancora un mistero.
Perfino per Greta, giovane femme fatale che frequenta assiduamente Memè
per "lavoro" e che fa di tutto per sostituirsi a lui nel traffico
clandestino. Al Servizio per le Tossicodipendenze del paese, intanto,
l'ostinata assistente sociale Holy Mary e la diplomatica psicologa Lina
lottano per debellare il flagello della dipendenza, mettendo a punto
percorsi di riabilitazione per un'utenza che spesso si rivolge a loro
per problemi ben più gravi della droga. La sera del 2 settembre viene
ritrovato il cadavere di Memè in un appartamento di via Merulana a Roma.
La stessa sera molti abitanti di Rocca Persa si trovano nella capitale,
ognuno con un alibi più o meno ferreo ma tutti con un movente
altrettanto credibile. Chi è stato allora a uccidere Memè? Il docile
Marco, nipote della proprietaria dell'appartamento nonché
tossicodipendente di Rocca Persa? Gaetano, ex detenuto per rapina a mano
armata? Oppure l'affascinante Greta?
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