lunedì 31 agosto 2015

Alessandro Reali: La morte scherza sul Ticino

Alessandro Reali



La morte scherza sul Ticino



Pag. 144



Fratelli Frilli Editori



Manie sessuali represse, ricordi opprimenti di un passato doloroso, amore per l'arte e una vita di abitudini, in apparenza normali, celano il male di vivere di Giorgio Grechi, rispettabile insegnante di lettere del Liceo Classico, ormai in pensione. In una Pavia che attende, timorosa ma incuriosita, l'ondata dell'ennesima piena del Ticino, sotto una pioggia battente e incessante, crescono a dismisura la sofferenza, l'ansia e le pulsioni borderline del professor Grechi, invischiato, per gioco, nelle ardite trame erotiche di Silvana, giovane e annoiata rampolla della Pavia bene. I suoi occhi magnetici, il suo corpo flessuoso, eccitante e famelico, spingono oltre il limite e fanno straripare la sessualità malata, ormai fuori controllo, di Giorgio Grechi. Finchè l'enormità di un dolore esistenziale, fino ad allora mascherato ma radicato e non più sopportabile, supera il livello di guardia. Nella loro seconda indagine, i detectives pavesi Gigi Sambuco e Selmo Dell'Oro, dell'omonima agenzia investigativa, con sede in Borgo Ticino, sono catturati in una tela di ragno, torbida e penosa, che raggiunge la sua epifania in un giorno di febbraio, freddo e bianco di neve, a Pavia.

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