lunedì 31 agosto 2015

Adele Marini: Io non ci sto

Adele Marini 

Io non ci sto


Pag.288



Co edizione:

Fratelli Frilli Editore

Feltrinelli


Vincenzo Marino, napoletano trapiantato a Milano, commissario della squadra mobile, ha un pessimo carattere. È diffidente fino alla paranoia, introverso, quasi asociale e per questo è poco amato dagli uomini della sua squadra. In compenso è dotato di un intuito formidabile. Davanti a un duplice delitto dai contorni torbidi, al magistrato che lo incarica delle indagini riassume la situazione con queste parole: “Qui ci sta puzza di Servizi”.La Spezia, domenica 5 novembre 1972. Il segretario DC Arnaldo Forlani denuncia, durante un comizio al Teatro Civico della Spezia, che il tentativo reazionario messo in atto da forze di estrema destra è ancora in atto. Il giornalista Romeo Bertani comincia a scavare. L'anno seguente scoppia il caso del tentato golpe denominato "La Rosa dei Venti", con epicentri alla Spezia e a Padova. Romeo Bertani sparisce. Trent'anni dopo, il figlio Alvise, commissario di polizia, si trova a che fare con alcune sparizioni inspiegabili. Comincia una vicenda che gli cambierà la vita e gli svelerà verità sepolte.1992, nobildonna napoletana, Costanza Filomena Albani di Sansevero, moglie di un diplomatico belga accreditato presso la Santa Sede, vive con profondo scontento una vita sentimentalmente arida. Per dare un senso alla propria esistenza, gestisce con un’amica una piccola bottega di antichità religiose nel cuore di Roma. Un pomeriggio entra uno strano cliente che acquista un’icona russa “autentica” pretendendo di pagarla in contanti. Il cliente torna presto a trovarla, la circuisce con abilità e finisce per soggiogarla. Prende il via una strana relazione, basata esclusivamente sul sesso, che per Costanza si rivela quasi subito un biglietto di sola andata per un mondo che le è del tutto estraneo, fatto di illeciti finanziari, di incontri ravvicinati con il terrorismo internazionale e di misteriosi plichi passati di mano. Fra i tanti compiti che l’amante impone a Costanza c’è quello di servirsi  delle sue credenziali diplomatiche per operare su conti cifrati presso lo Ior, la banca vaticana il cui accesso è consentito a pochi. Tenuta costantemente al guinzaglio dal suo persecutore, la nobildonna contrabbanda valuta e informazioni riservate, ma quando intuisce che la vita dei suoi due figli piccoli è in pericolo, fa l’unica mossa che le è consentita: mette al sicuro le agende su cui ha annotato ogni cosa giorno per giorno… Vent’anni più tardi, nell’Italia delle stragi, dei fascicoli secretati e dei processi senza colpevoli, lo stesso oscuro personaggio che ha guidato Costanza verso la rovina torna allo scoperto, ma solo perché i suoi passi si incrociano con quelli del commissario della squadra mobile di Milano, Vincenzo Marino.

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