martedì 26 maggio 2015

Recensione de "L'ammiratore" di Roberto Carboni - Fratelli Frilli Editori -



Roberto Carboni

L'ammiratore


Federica Ansaloni, scrittrice salita alla ribalta dopo la pubblicazione di un crudo e controverso romanzo noir, ed ex paziente psichiatrica affetta da schizofrenia paranoica, per trovare l'ispirazione per la sua nuova storia acquista un appartamento in via del Fratello, a Bologna, che era stato lo studio della sua psichiatra, la dottoressa Elisa Tonelli, trovata morta proprio lì dentro, in circostanze misteriose. E da quel momento la vita di Federica non le apparterrà più. Si troverà sballottata tra vicini invasati, minacciose lettere anonime, psicopatici che la perseguitano, aggressioni, tentativi di rapimento, visite di vecchi pazienti della sua psichiatra, fan influenti che le si stringono attorno come zombie e altri efferati omicidi. E una figura misteriosa che abita nell'appartamento sotto il suo. Che non si fa vedere e non esce mai di casa. Ma grida, la spia e la perseguita. Che esiste... o forse no. Ma allora perché Federica accetta tutto in silenzio? Nasconde le lettere anonime e non parla delle aggressioni ad Alberto, il suo fidanzato. Non si rivolge alla polizia. Anche Federica nasconde qualcosa. Il suo segreto la sta portando a picco. Glielo ricorda sempre, il suo Ammiratore. Le dice di non preoccuparsi. Nessuno le farà mai del male. Nessuno. Ciao occhi di bambola... Nessuno. A parte lui.

Benvenuti in un incubo! Un incubo spaventoso che pagina dopo pagina trascina il lettore in un vortice di follia, di paura, di terrore. Un noir psicologico a tinte forti fantastico, di una intensità rara. Se con il precedente romanzo, "Il dentista", Carboni aveva raggiunto vette considerevoli per quanto riguarda pathos e adrenalina pura, con "L'ammiratore" si è addirittura superato. Sono capitoli velocissimi, due, tre pagine al massimo, che danno proprio un senso di affanno e di concitazione alla lettura, che invogliano a voler scoprire cosa succederà nella pagina successiva e ancora in quella dopo fino a non voler smettere. Un romanzo da leggere tutto d'un fiato. E si legge tutto d'un fiato. Non si riesce ad interrompere. E' come essere all'interno di un terrificante sogno dove si cerca di scappare,  le gambe non rispondono e si è paralizzati dalla paura. Magnifico. Pochi libri sanno scatenare questa mescolanza di reazioni. Una serie di personaggi quasi al di fuori della realtà. Fluttuanti, non terreni. Splendidi dal primo all'ultimo e descritti in maniera tale che li vedi proprio davanti a te. All'interno delle pagine percepisci proprio tutta la follia, l'ambiente mentalmente malsano. Una Bologna fredda, piovosa e lucida spettatrice, fa da contorno a questa incredibile storia e sembra malata anch'essa. Una narrazione di grande impatto emotivo, ed era molto difficile rendere palpabili queste sensazioni al lettore. Non un argomento facile da descrive ma Roberto Carboni è stato abile. In maniera praticamente perfetta. Molto riuscita anche l'unione delle parti riguardanti il romanzo scritto da Federica Ansaloni, la protagonista, con le parti reali. All'inizio crea qualche momento di sbandamento perchè non sai mai se ti trovi nella storia o dove, ma anche questo fa parte dell'indiscutibile fascino de "L'ammiratore". Un romanzo pieno di colpi di scena, dove nulla è scontato, dove non sai mai se quello che sembra è la realtà, dove il finale lascerà letteralmente senza fiato. Non esiste un unico aggettivo per descrivere questo meraviglioso e sconvolgente libro. E' da leggere. Bellissimo.

Buona lettura...e tenete le luci accese!

Paolo Vinciguerra  

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