sabato 25 aprile 2015

Recensione di "Tortona nove corto" di Pier Emilio Castoldi - Fratelli Frilli Editori -



Pier Emilio Castoldi

Tortona nove corto

Tortona è sempre stata una città tranquilla. Almeno fino alla notte in cui, lungo i binari nei pressi della stazione, viene ritrovato il corpo di un ragazzo, freddato con un colpo calibro nove. Il cadavere ha le mani mozzate di netto e del pietrisco nel cavo orale. Che significato può avere un rituale così macabro? Cosa si nasconde dietro un omicidio tanto orribile? In una Tortona più noir che mai, Dante “pedante” Ferrero, giornalista de “La Stampa” di Alessandria, si trova ad indagare su questo crimine nella sua nuova veste di investigatore dilettante. Un esordio spinoso e complicato. Un debutto con delitto. Ne seguiranno altri? Tra Servizi Segreti, veri o presunti, malavita organizzata, pallottole vaganti e tanta ironia, il noir più adrenalinico che sia mai stato scritto all’ombra della Madonna della Guardia.

Nei suoi precedenti romanzi, Pier Emilio Castoldi aveva già dato prova di notevole bravura. In altre recensioni o dialogando direttamente con lo scrittore, mi ero permesso di fargli notare, secondo mio modesto parere, una fin troppo minuziosa descrizione dei luoghi in cui si svolgeva la storia, rendendo così meno scorrevole la lettura pur a fronte di ottimi e coinvolgenti racconti. In "Tortona nove corto", esordio con la casa editrice genovese Fratelli Frilli Editore, Castoldi ha raggiunto invece l'equilibrio narrativo completo. Personaggi perfetti, storia molto attuale, la provincia resa grande protagonista in maniera vera e realistica. Dante Ferrero, giornalista disincantato e anche un po' guascone, inventatosi investigatore un po' pasticcione e non sempre efficace, è un personaggio che affascina e piace già al primo impatto. Plot narrativo di grande presa, che prende spunto da un argomento di attualità molto sentito nelle zone in cui si svolge la storia, e che porterà ad un finale sorprendente e inaspettato. Bellissima scrittura: asciutta, semplice, con una giusta dose di ironia, senza pause o cadute di ritmo. Scrittura che chi ha avuto modo di leggere specialmente il suo ormai penultimo romanzo "Radio requiem", ritroverà ancora più incisiva e ritmica. Un'altra, anche se per certi versi non nuovissima, novità, è la presenza dell'Arma dei Carabinieri a condurre le indagini. Non sempre questi vengono interpretati correttamente nelle descrizioni romanzate. Invece Castoldi ha saputo ricreare perfettamente quella che è la realtà di una caserma della "Benemerita" in una città come Tortona o come in altri medio-piccoli centri, e non era facile. Non ci sono moltissimi personaggi all'interno del romanzo, ma all'ombra di Dante Ferrero ne troviamo di veramente notevoli. La Mercedes, bellissima compagna sui generis di Dante, e il "Gaeta", ex o non ex servizi segreti. Ma anche quelli che sempre erroneamente vengono definiti secondari, hanno una loro efficace descrizione e non sono mai fini a se stessi, anzi hanno praticamente tutti un ruolo fondamentale.L' ambientazione di grande effetto, l'atmosfera molto noir di questa pianura avvolta nella nebbia, la tensione narrativa forte ma che non cade nel thriller, l'assenza di improbabili eroi: questi sono gli altri elementi che fanno di questo romanzo un romanzo da non perdere assolutamente.   

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

Di seguito il link del book trailer:

  

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