lunedì 2 marzo 2015

Recensione di "SCENA DEL CRIMINE" di Rocco Ballacchino - Fratelli Frilli Editori



Rocco Ballacchino

Scena del crimine
Torino, piazza Vittorio

Fratelli Frilli Editori





Sergio Crema, commissario di polizia della squadra Mobile di Torino, è coinvolto nelle indagini sull'omicidio della segretaria di produzione di un film che dovrebbe sancire l'approdo della torinese Multivox tra le maggiori case di produzione cinematografiche della penisola. L'assassino ha lasciato, sul luogo del delitto, come firma del suo crimine un DVD e un biglietto. Troppo poco per il commissario Crema che decide di affidarsi all'esperienza di Mario Bernardini, spietato critico cinematografico, per capire quale sia il collegamento tra il film inciso sul DVD e quel delitto. Nasce così la collaborazione tra due personaggi con nulla in comune tranne la passione per il cinema e l'obiettivo di assicurare alla giustizia colui che, dopo il secondo ravvicinato omicidio, è stato soprannominato dall'opinione pubblica “l'assassino dei DVD” perché ha nuovamente lasciato una rivendicazione filmica per sfidare gli inquirenti. La soluzione di questo scottante caso dovrà avvenire prima che inizino le riprese di quel film maledetto.

Ballacchino sorprende. Dopo lo struggente "Trappola a Porta Nuova", lo scrittore torinese ribalta completamente il suo concetto di giallo/noir. Un'indagine a tinte forti. Una splendida  Torino, trasformata in un set a cielo aperto, fa da sfondo a una storia che appassiona sin dalle prime pagine. Il commissario Crema e il critico Bernardini, danno vita ad una serie di dialoghi serrati che forniscono brio e velocità alla narrazione. Un commissario non tormentato, anonimo. I problemi, specialmente famigliari, non gli mancano, ma li affronta in maniera che parrebbe rassegnata. In questo romanzo, Sergio Crema, fa quasi da "spalla" a un critico cinematografico ad una prima analisi arrogante e presuntuoso, ma che alla fine tale non si rivelerà. Due personaggi atipici ma di grande interesse e caratterizzati da Ballacchino in maniera perfettamente riuscita. Molto intimista, se si legge attentamente. Bella e originale la trama. Difficile immaginare la soluzione del caso da parte del lettore sino alla fine. Tutto il romanzo è scorrevole senza momenti di stanca. La scrittura è quella già apprezzata nel precedente libro Frilli dell'autore: fluida, semplice, spigliata e molto piacevole. Anzi forse uno step in più. Notevole la ricerca documentale sull'argomento cinematografico, inserita poi in maniera leggera e non tecnicistica, facendo così in modo di non appesantire troppo la narrazione. Un ottimo giallo; complessivamente molto ben strutturato. I due personaggi principali, come spesso succede in questi casi, con le loro personalità, offuscano un po' gli altri protagonisti della storia, ma indubbiamente è sempre difficile ottenere un equilibrio assoluto. Ballacchino è riuscito comunque ad andarci molto vicino. Il lettore sarà preso dall'ansia di scoprire il finale; amerà i protagonisti; apprezzerà la storia. Una conferma. Consigliato forse più agli amanti del giallo classico che del noir. Comunque assolutamente da non perdere. Una ottima "penna" della Fratelli Frilli Editori, che saprà senz'altro confermarsi in futuro. E stupire nuovamente il lettore.

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

Di seguito il link del book trailer

        




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