domenica 15 febbraio 2015

Andrea Tamietti: Ossa dimenticate - Fratelli Frilli Editore

                                                                     







         L'avvocato Canova è in un momento di grave crisi personale. E' rimasto senza lavoro e la sua fidanzata lo ha mollato. Un giorno come tanti altri, un suo amico, in punto di morte, gli rende un'inquietante confessione: anni prima ha seppellito il cadavere di una ragazzina. Canova si mette alla ricerca di quella verità che sembra sfuggire, in una Torino notturna equivoca, misteriosa. In un mondo fatto di discoteche, playboy e personaggi strambi le cose non sono mai quelle che sembrano. L'indagine personale dell'avvocato innescherà una serie di avvenimenti drammatici e di colpi di scena. 

Interessantissima opera prima di Andrea Tamietti, avvocato torinese che lavora alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo. A leggere il secondo titolo di copertina, "L' avvocato Canova indaga a Torino", ci si potrebbe aspettare un legal thriller, magari basato su un fatto vero, su un esperienza personale. Niente di tutto questo. Partendo dal personaggio dell'avvocato Canova, figura che indubbiamente affascinerà il lettore, per finire ad una trama complessa quanto basta per renderla particolarmente interessante, lo scrittore torinese colpisce favorevolmente per come ha saputo rendere veritiero e coinvolgente il suo primo romanzo. Una scrittura semplice e lineare che non stanca il lettore seppur a fronte di 212 pagine fittissime. Anche i flashback narrativi sono stati inseriti in maniera direi perfetta e non interrompono lo svolgersi della vicenda. Una bella novità è che la storia, finalmente, non si svolge in tribunale; che al suo interno non ci sono coinvolte forze di polizia varie; che non ci sono raccapriccianti scene di violenza estrema. E' un'indagine condotta in modo personale e assolutamente privata. L'avvocato Alessandro Canova è un protagonista assoluto del romanzo. Personaggio difficile da definire in assoluto ma la sua personalità è comunque interessante. Abbastanza opportunista ma anche generoso; amante della bella vita; tormentato; simpatico ma sa anche non esserlo;  prepotente con chi sa di poterlo fare. Pur essendo al suo primo romanzo, lo scrittore ha saputo creare anche una storia che non presenta "buchi" narrativi o soluzioni intuitive un po' troppo tirate per i capelli come spesso capita di leggere. Bella l'ambientazione torinese, molto descrittiva ma che non blocca il filone narrativo, anzi direi lo aiuta in maniera decisa. Tanti i personaggi che fanno parte di questo romanzo; quasi tutti negativi ma descritti in maniera precisa e accurata. Buon esordio letterario in assoluto. Un noir un po' atipico ma credo sarà comunque apprezzato dagli amanti del genere. Aspettiamo al varco Tamietti con il suo secondo romanzo per dare un giudizio definitivo, ma direi che le premesse per un nuovo autore Fratelli Frilli Editore di rilievo ci siano tutte. Ottimo esordio. Da leggere assolutamente. 

Buona lettura

Paolo Vinciguerra

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